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Solo Leveling e il senso di progressione nei videogames

10.04.2024

Oggi vado fuori dal tracciato e vorrei aprire la mia parentesi mensile dedicata al gaming chiedendo l'intervento dell'anime del momento, tratto dal manhwa omonimo, Solo Leveling.

Mi sono avvicinata a Solo Leveling grazie a Crunchyroll, piattaforma streaming che mi sta dando modo di recuperare un po' di materiale messo da parte in passato per mancanza di tempo. Cosa dire? Me ne sono innamorata. Ma non recensirò ovviamente l'anime in sè, visto che non è il mio settore, bensì lo evocherò per ricordare a tutti voi uno degli aspetti più intriganti del gaming: la capacità di farci sentire in evoluzione, grazie alle azioni che si mettono in atto nell'ambiente di gioco e attraverso il sistema di sviluppo del personaggio tipico di titoli GdR/Jrpg.

Il protagonista di Solo Leveling è Sung Jin-woo, uno dei tanti umani diventati hunter, dotati di abilità e poteri soprannaturali, in un mondo minacciato da mostri provenienti da portali apertisi ovunque. 
Sung Jin-woo è però un hunter particolare, in quanto appartenente alla categoria ai piedi della piramide, la più debole di fatto. Questa condizione lo espone a molti più pericoli e anche a derisione da parte dei colleghi di livello più avanzato. Nonostante ciò, il nostro protagonista non si arrende, spinto dalla volonta di salvare la vita della propria madre e garantire un futuro radioso alla sorella.

Siamo dunque di fronte ad un tipico personaggio dotato di grandi valori, coraggio e senso della famiglia, capace di mettere gli altri davanti a tutto e anche davanti alla propria vita.
Il fatto che sia più "debole" degli altri, gli ha però consentito di lavorare sulla propria resistenza, sull'uso dell'intuito e su capacità differenti da quelle di un tipico guerriero, come l'attenzione ai dettagli, la lucidità in momenti di fatica, la resilienza.

Sin da subito, Sung Jin-woo è tuttavia costretto ad intraprendere un percorso del tutto nuovo, frutto di un pericolo che neanche la forza fisica avrebbe potuto consentirgli di abbattere. Al suo risveglio, il "sistema" gli propone la possibilità di crescere, evolversi a 360°, coltivando abilità e capacità che non avrebbe mai pensato di poter sviluppare.
Il tutto in una struttura tipica del videogioco, basata su prove ed errori, su allenamento costante e potenziamento di capacità fisiche e mentali.

Tale sistema - capace di promuovere motivazione e appagamento psicofisico - consente a Sung Jin-woo di trovare gratificazione in attività che prima non avrebbe portato avanti con la medesima volontà, come lo sport, rinunciando al contempo a "vizi" fisicamente tossici come l'alcool.

Un po' per dirci che un certo stile di vita, basato su buone abitudini, sulla costanza e sulla motivazione può migliorare considerevolmente la nostra quotidianità. Lo stesso insegnamento si può trarre proprio da un uso consapevole e misurato del videogioco. Giocare poco ogni giorno, ponendosi obiettivi di crescita e sviluppando abilità dell'avatar, contribuisce a mantenere alta la motivazione imparando che la costanza e la dedizione alla crescita personale può trasformarci.

Sung Jin-woo è portato ogni giorno ad allenarsi per migliorare, aumentare il livello di difficoltà delle prove a cui sottoporsi, trovando una rinnovata ambizione non più legata solo alla famiglia ma anche all'amor proprio. Non si devono avere necessariamente grandi ambizioni materiali nella vita, perché sperare di migliorare ogni giorno è già un preziosissimo e alto obiettivo.

In Solo Leveling il sistema di sviluppo è di fatto un videogioco basato sulla mixed reality, per cui il mondo reale e quello virtuale si incontrano in modo bilanciato, consentendo a Sung Jin-woo di - parafrasando il titolo dell'anime - salire di livello in solitaria, di crescere passando dall'adolescenza all'età adulta, non dimenticando mai per cosa lotta e lavorando finalmente sulla propria autostima.