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Cos'è e a cosa serve il "decluttering"

13.03.2024

Cosa si intende per decluttering? Ho consultato il Cambridge Dictionary che lo definisce come "to remove things you do not need from a place, in order to make it more pleasant and more useful".

Traducendo e semplificando, si intende dire "fare spazio a quel che conta".

Tutto è iniziato col classico momento del cambio di stagione, che si è trasformato nell'occasione perfetta per fare pulizia e spazio nella mia vita. 
Come sapete, cerco ogni giorno di dare alla mia quotidianità consapevolezza, che vuol dire anche armonia, chiarezza mentale, ordine. La mindfulness è anche un po' questo: cercare di rasserenare la mente nella tempesta di pensieri che la attraversano. E serve portare questo modo di essere anche nel vivere quotidiano. 

Con ciò non voglio banalizzare quello che molti pensano, cioè che alcune persone trovino l'ordine solo nel proprio caos. E' evidente però che ci si abitui a tutto, e quel caos diventa quasi rassicurante, motivo per cui non si intende metterci mano.

Io, anche a causa di un carattere molto improntato sul self-control, ho invece trasferito questo mio bisogno di chiarezza mentale e armonia anche negli spazi che vivo.

Si può dire che abbia deciso di fare un passo in più, non fermandomi al cambio stagionale nell'armadio, che spinge ad eliminare tutto quello che non entra, non calza bene, è logoro. Ho deciso di analizzare in modo chiaro ciò che mi serve qui e ora, restituendo al mondo (e con questa parola intendo: donando, regalando, riciclando in altro modo) ciò che è superfluo, di troppo, non funzionale rispetto a come vivo la mia vita.

"Decluttering" per me significa anche questo: 

significa riportare l'attenzione al presente e rieducarmi all'idea che ogni cosa abbia un suo posto, centrandomi e tornando all'essenziale

La nostra società odierna ci spinge a volere sempre di più, a desiderare tutto ciò che ci viene presentato come indispensabile. I nostri bisogni vengono manipolati e anticipati, anche quando non esistono. Ciò comporta accumulare, predisporci per il futuro, anche quando non sappiamo se realmente quell'oggetto ci servirà.

Prendetevi un attimo, guardatevi intorno. C'è un oggetto, oggi, di cui vorreste liberarvi?

Se sì, fatelo, o organizzatevi in modo che sia fattibile il prima possibile.

Io ho questa abitudine ormai da un po'. Riorganizzo gli spazi (anche perché oggettivamente di spazio ne ho poco), ragiono su ciò che mi serve realmente, su ciò che qui e ora mi valorizza. Se la riflessione porta alla conclusione che quel qualcosa non è funzionale, per me è l'unica ragione che serve a scegliere di eliminarlo dalla mia vita.

E' oltretutto un ottimo modo per imparare a distaccarci dalle cose, e conseguentemente da quelle situazioni che non ci danno benessere. Incredibile, no? Un oggetto può insegnarci come vivere senza di esso. E può farci riflettere su tutto quello che non fa bene alla nostra vita.

Cosa ne pensate?

Angela