Beasts of Maravilla Island, viaggio attraverso le immagini
Questo titolo, della Banana Bird Studios, pur non brillando tecnicamente, ci consente di esplorare il potere delle immagini al di là del movimento. La fotografia si rivela un mezzo attraverso cui congelare i ricordi, documentare la realtà e restituire al mondo un vissuto.
Titolo Beasts of Maravilla Island
Anno
2021
Sviluppatore Banana Bird Studios
Genere Avventura
Pegi 3
Temi
Fotografia/Ecologismo/Contatto con la natura
Come sapete, cerco sempre di proporvi
titoli che – al di là della loro notorietà – possano mostrare
il potere comunicativo delle immagini grazie non semplicemente al
design ma alla narrazione. Il fatto che una storia sia semplice non
diminuisce il potenziale educativo di un videogioco. Anzi, spesso
contribuisce a rendere il titolo maggiormente fruibile e
comprensibile. E il PEGI di Beasts of Maravilla Island lo dimostra
ampiamente.
La protagonista della storia, Marina, eredita dal
nonno un incarico importante: mostrare al mondo – attraverso la
fotografia, le meraviglie dell'Isola di Maravilla, per preservare
quell'habitat incontaminato.
Si tratta di un' avventura il cui unico obiettivo è scattare fotografie di ogni esemplare vegetale e animale presente sull'isola. Le fotografie vengono raccolte all'interno di un album che consente di monitare i progressi. Molto simpatica la possibilità di scattare dei selfie. Il sonoro funziona bene ed è assolutamente in linea con le atmosfere dell'avventura.
Forse ricorderete che, qualche post fa, abbiamo iniziato insieme un viaggio alla scoperta del potere delle immagini, e abbiamo iniziato da una distinzione tra "spiegare" e "mostrare"per proseguire poi con un approfondimento sulla pittura. Questo titolo ci dà l'opportunità di esplorare un altro strumento al servizio del linguaggio visivo, che è proprio la fotografia.
Cosa rende la fotografia così
interessante? La fotografia, sin dai suoi albori, si è posta come
alternativa alla semplice rappresentazione della realtà, per il
semplice motivo che è la realtà. Tutto ciò che passa attraverso
l'obiettivo passa anche dai nostri occhi e dunque la fotografia non
solo immortala la bellezza del mondo ma congela istanti di vita.
Quanti di noi conservano gelosamente fotografie dell'infanzia o di lieti eventi familiari? Quanti ricordano per lo più attraverso degli scatti momenti che si credevano perduti nella memoria?
Ma non solo, la fotografia è fedele e
veritiera testimone degli accadimenti del mondo.
Questo è un po' il filo rosso attraverso il quale si snoda l'avventura di questo simpatico e rilassante Beasts of Maravilla Island. Si desidera catturare solo su pellicola la bellezza della natura, di un ambiente non ancora intaccato dalle sporche mani dell'uomo. Con lo scopo di mostrare questo paradiso alle persone, non per attrarle ma per incoraggiarle a rispettare quanto visto. Purtroppo non è possibile sapere se le foto siano sempre davvero in grado di preservare quella natura, evitando al contrario corse verso una nuova terra incontaminata, un turismo sfrontato e malsano. Si tratta di un piccolo dilemma non svelabile, alla base dell'avventura.

In questo videogioco si incontrano dunque due modi diversi di raccontare, quasi come se si fosse in Inception, c'è il racconto di un racconto, e il linguaggio videoludico si mette al servizio del linguaggio fotografico, facendo sì che realtà e rappresentazione della realtà si incrocino virtualmente. Non dimentichiamo che il cinema, che è puro movimento, è nato da esperimenti sulla fotografia (sapete cos'è il zoopraxiscopio?), e dunque assolutamente parliamo di un linguaggio visivo che si è fatto audiovisivo col tempo e che ha un forte potenziale immersivo, proprio perché in grado di suscitare emozioni e coinvolgimento.
Tornando al videogioco, Beasts of
Maravilla Island è un titolo che consiglio di giocare in compagnia
dei propri figli, o comunque assolutamente integrabile ad un percorso
didattico che tratti temi come la tutela dell'ambiente e la
sostenibilità.
Sono certa che gli occhi dei bambini saprebbero
andare oltre i grandi difetti tecnici di questo titolo (purtroppo ci
sono glitch e bug qua e là), restando meravigliati di fronte a
creature tanto interessanti e particolari.
Voi conoscevate questo titolo? Oppure, domanda di riserva, vi siete mai cimentati nella fotografia? Cosa vi trasmette?
Fatemi sapere,
Angela