3 Film per Raccontare la Violenza sulle Donne

25.11.2020

Negli ultimi anni ho avuto modo di occuparmi di violenza sulle donne molto da vicino. Il ricordo della mia esperienza come operatrice sociale, proprio in un centro di primo ascolto e assistenza per donne vittime di violenza domestica, non ha mai smesso di essere vivido, così come il ricordo di tutte le difficoltà che io e le mie meravigliose amiche e colleghe avevamo incontrato. Difficoltà relative al coinvolgimento dei più giovani nelle nostre attività di sensibilizzazione; difficoltà legate alla costante assenza di fondi; difficoltà nel reperire nuove volontarie.

Oggi, nel mezzo del mio percorso per diventare Educatrice, mi trovo a chiedermi quali strumenti possano essere più efficaci per veicolare messaggi forti, ma necessari. Leggere è importante, ma non piace a tutti. Raccontare durante una lezione la storia delle donne, tappa dopo tappa, sarebbe utile, ma non sempre è possibile immedesimarsi in quegli scorci di storia, finendo col perdersi tra i propri pensieri.

Indubbiamente film e documentari rappresentano un prezioso alleato per chiunque si occupi di sensibilizzazione su vari temi, compreso questo.

Ecco, dunque, tre titoli piuttosto noti ma raramente consigliati, in grado di raccontare varie sfumature di questo drammatico e diffuso fenomeno.

Gaslight (1944)

Questo film, diretto da George Cukor e interpretato da Charles Boyer e Ingrid Bergman, racconta molto efficacemente le dinamiche della violenza psicologica. In modo particolare, questo film ha dato il nome al gaslighting, una tecnica di manipolazione messa in atto all'interno di molte relazioni tossiche, che consiste nell'insinuare, dove prima c'erano sicurezza e certezze, dubbi e timori. La persona che subisce questa manipolazione finisce col credere di star impazzendo.
Per saperne di più, vi invito a leggere un articolo che avevo scritto per il Dol's Magazine a questo link.

Primo Amore (2004)

Diretto da M. Garrone, questa pellicola ha ottenuto 3 candidature ai David di Donatello (vincendone uno), raccontando in modo efficace un altro aspetto della violenza psicologica: l'istigazione alla violenza verso se stessi, al non-amore verso il proprio corpo e la propria anima. La protagonista, Sonia, si imbatte in Vittorio, orafo ossessionato dalla magrezza e in cura per questo suo disagio. Nasce una storia tossica, rapida nella sua evoluzione (dopo una breve frequentazione, la convivenza irrompe nella vita di Sonia, rendendola ora più sensibile al controllo di Vittorio), con un drammatico epilogo. La protagonista scivolerà nel baratro dell'anoressia per compiacere il compagno, salvo poi rendersi conto di voler tornare libera, di volersi amare di nuovo.

La Bestia Nel Cuore (2005)

Di Cristina Comencini, e con Giovanna Mezzogiorno, questo film si è guadagnato nominations e premi, e racconta di una donna, Sabina, la quale è in attesa di un bambino e vive un rapporto sano, felice. Tuttavia, da qualche tempo, è tormentata di incubi, e si spingerà lontano per scoprire una verità sepolta dagli anni e legata alla sua infanzia. Il film, in realtà, racconta moltissimi temi (l'omosessualità è qui raccontata in modo delicato e profondo), ma sicuramente l'abuso sessuale sui minori e la violenza domestica sono il main topic della storia. 

Per concludere...

Anche quest'anno, complici i periodi di isolamento forzato da Covid-19, la violenza sulle donne resta una realtà a cui NON dobbiamo abituarci.
Chiunque tu sia, qualsiasi lavoro tu faccia, renditi nel tuo piccolo promotore del cambiamento, a partire dall'educazione dei tuoi figli e dal linguaggio che usi tutti i giorni per esprimerti verso il prossimo.
La violenza è frutto di una cultura sbagliata, che poggia su discriminazione, svalutazione e senso di possesso. 


© 2020 Angela Carta. Tutti i diritti riservati.
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